Avete presente quando i nostri genitori, ascoltando una canzone della loro giovinezza, affermano certi: "Ah, com'erano belli i miei tempi! Quella era musica, non quella di oggi!"? Beh, è un po' quello che capita alla generazione degli anni novanta, nata e cresciuta con ai piedi i Doc Martens e le Superga da 10 euro al mercato. Tutti hanno un tempo mitologico da rimembrare con sospiri di nostalgia che corrisponde a quello della propria adolescenza, il periodo che di solito si vive con maggiore intensità; un periodo in cui tutto era più facile, più bello, più divertente. La dance era più ballabile, i look erano più trendy, le amicizie più vere, le canzoni più romantiche... E insomma, io non mi sono rassegnata alla fine degli anni novanta (ma neanche ai primi anni duemila: infatti a febbraio ho trascorso due ore a dimenarmi al concerto dei Backstreet Boys, che no, non sono morti e sì, fanno ancora i balletti) e questo pezzo è per tutti i nostalgici di quel periodo e per quelli che, come me, vivono nel ricordo di quei magici anni ormai perduti. Buona lettura!
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